Storie di straordinaria o ordinaria amministrazione???
Spesso mi chiedo, un po' come operatrice del settore un po' come consumatrice/cliente/utente, un po' semplicemente come curiosa:
ma cos'è che cerchiamo quando andiamo al ristorante?
Cosa ci aspettiamo di trovare?
Cosa ci delude?
E' più importante quello che abbiamo nel piatto o il piatto stesso?
Che i bicchieri siano spiegelau o bormioli rocco cambia il gusto del vino?
Se la posateria è sambonet la salsa all'aglio sarà più digeribile?
Che valore si dà, nel giudizio complessivo di un ristorante, alla competenza e alla professionalità di chi ci serve a tavola?
E, meglio ancora, siamo capaci di riconoscerla?
E, infine, meglio "Giorgio" o "Antonio Albanese"???
PS: La foto è tratta da una vignetta della mitica settimana enigmistica...(alla quale sono molto affezionata!)
Eccotiii, come va il progetto "restiling" ? :-D
Scherzando (ma non troppo) potrei dire che mi aspetterei di trovare una persona carina, simpatica e competente come te :-D
Parlando un po' più seriamente direi che ci delude una cucina senza amore e realizzata "a tirar via", un servizio approssimativo (non pretendo il "grand hotel" ma un minimo di impegno e serietà...); importante è il piatto ma ancora di più la freschezza e la bontà della materia prima, poi come è realizzato e, infine, come è presentato (non che sia fondamentale ma si inizia a mangiare con gli occhi); i bicchieri ? secondo me la differenza è così impercettibile ai palati di noi mortali...; penso che quando un cameriere ti rovescia un piatto addosso (è successo a mio nonno :-D) ti accorgi se è professionale o meno :-D
L'importante, alzandosi da tavola, è pensare che si è stati bene e si sia mangiato bene: e per fortuna ancora capita (anche se non sempre) :-D
Сiao! L'argomento "il ristorante" a me è molto caro, un pò perché ne so qualcosa e ci sono stata dentro, un pò perché sono appassionata di cibo, voglio che sia trattato con rispetto come tutto ciò che lo circonda e così sono attenta a tante cose.
Dunque, sono abitudinaria e dalle parti mie frequento pochissimi ristoranti, mi piace tornare in un ambiente famigliare, dove si sta bene, si mangia bene e si è sicuri di ciò she si ha nel piatto.
Quando vado fuori mangio volentieri altrove, lontano da casa mi sento più aperta alle nuove esperienze, vado " a naso" e di solito non mi sbaglio.
Credo che l'importanza del piatto e del bicchiere dipende sporatutto dal contesto del ristorante, se sono in una trattoria non pretendo un bicchiere da pinot noir o delle posate di marca. Ma se un ristorante pretende di essere importante, allora esigo ogni cosa come si deve, compreso il cameriere addestrato a dovere. La stessa cosa riguarda anche la presentazione, anche se un minimo di cure è sempre gradito.
Però è assolutamente fuori discussione la qualità del cibo nel piatto, che sia un'osteria sperduta o un ristorante con le stelle.
Mi delude un piatto cucinato male, mi irrita un servizio scadente e la maleducazione, mi manda in bestia il fatto di dover aspettare ogni stupidaggine un quarto d'ora.
Comunque, da un ristorante qualsiasi aspetto l'accoglienza, le persone preparate (di recente ho incontrato i ristoratori molto appasionati del proprio lavoro, con uno ho parlato di champagne e di tartufi per 1,5 ore, con un'altro - un tre quarti d'ora abbondanti di vini, Brunello in particolare e di rhum), una piccola soprpesa per i miei sensi..fwxbsy
Ciao Viola, dalla mia esperienza ti dico che ci sono state volte in cui avrei voluto fare un applauso al personale, e queste volte sono sempre coincise con le mie più memorabili cene. Trovare sommelier e maitre e camerieri capaci di calibrare il proprio grado di formalità a seconda del cliente, di risultare professionale ma non freddo, questo ha sempre costituito un bonus per me durante una cena. Per carità, ho mangiato benissimo anche in posti dove il servizio era terribile ma la cucina talmente buona che il resto passava in secondo piano. Per il resto, sicuramente mangiare con cucchiaini di madreperla come da Ciccio Sultano rende più interessante la cena, perché come non mi è mai capitato di mangiare quel piatto nello stesso modo non ho mai mangiato con un cucchiaino così. Per me conta davvero tutto, nella misura in cui cucina servizio piatti e bicchieri mi entusiasmano a tal punto da tentare di replicare la cucina e di comprare i cucchiaini di madreperla. Insomma, esperienze che si vorrebbero far proprie, capito? Scusa la lunghezza eccessiva!
ciao viola,
tante le perplessità sul mondo della ristorazione e certamente il personale è una delle incognite più grandi! purtroppo non cè più la professionalità di una volta e purtroppo nemmeno addetti che ne portino l'esperienza ...anche sul mio blog ne ho parlato tra l'altro con un critico come leonardo romanelli che sul suo blog ha dedicato diversi post al bonton anche al ristorante...
ti aspetto presto congustoblog.it
L'apparire prima dell'essere? Eterno dilemma! Per me meglio un buon vino in una tazza da carcerato che un vino mediocre in un calice da degustazione!
Marco
www.enotecaletteraria.it
dipende dal tipo di ristorante dove si va, personalmente amo e aprezzo quei ristoranti che sanno mettere le posate giuste, i bicchieri giusti per il tipo di vino, la selezione dei e il loro abbianamento con il menù, da come viene presentato il piatto e come è cucinato il piatto; ma mi rendo conto di essere una mosca bianca nel 90% del locali, che vino vuole rosso bianco? fermo o frizzante, della casa? quante pizzerie senza colteli adatti? o peggio per il pesce! Io seleziono le mie uscite la ristorante ma è molto difficile
Ciao Adele, vista la raccolta sul e di vincotto (e altro) sul mio blog?
Mi piacerebbe molto se partecipassi, magari con una ricetta con vino in abbinamento... Dai!
ciao sono battigio e faccio il cameriere da 40anni or sono, vorrei dire a tutti questi signori che l'aria fritta non costa nulla e piace ad ulcuni di loro ma stiano attento al citriolo lo avvranno preso prima o poi ciao battigio
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