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Viola Melanzana

un modo spiritoso per parlare delle mie passioni,dei miei esperimenti, dei miei pasticci..un modo spiritoso per trasmettere quello che so, quello che osservo, quello che continuo ad imparare ogni giorno.
 

Ruperto de Nola, un cuoco alla corte del Re Ferdinando di Napoli

venerdì, giugno 29, 2007



“Il cibo racconta. Attraversa la storia, varca confini e avvicina mondi..il cibo disegna, ricorda”.
Dedicato a chi ama il cibo, a chi ama la storia, a chi ama leggere, dedicato a tutti coloro che riescono a riconoscere nella cucina del passato il sapore del presente...
Per chiunque avesse voglia di scoprire qualcosa di più
questa la mia recensione.
Buona lettura...

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Telline!

mercoledì, giugno 27, 2007

linguine con le telline
Sapete che pescare le telline non si potrebbe? Ma tra una nuotatina e l’altra in un mare basso e sabbioso con 40 gradi all’ombra che sulla spiaggia a far le lucertole proprio non si può, due piccioncini cosa possono fare se non mettersi a raccoglier telline? Non è che il mare abruzzese sia la barriera corallina da esplorare con maschere e pinne e quindi tra un cruciverba e un Ken Follet da ombrellone due ne prendi, una la rimetti sotto la sabbia così non si arrabbia nessuno e poi continui con non chalance fino a riempire un piccolo sacchettino monouso, quello in cui avevi conservato il contenitore lavato del lassie ( lo yogurt indiano che l’amato ama tanto) pieno di acqua ghiacciata per mantenere le bottigline di Santa Croce più fresche (rimedi di zia violacea, quando non si ha alcuna borsa termica con ghiaccio apposito!) e mentre tu stai quasi con la coda tra le gambe a pensare: “ma come sono cattiva con queste povere bestioline indifese…” ti accorgi che intorno a te stanno tutti a “papariare” nell’acqua, mica a fare conversazione, no no, tutti con le manine sotto la sabbia…
E quindi mi son detta: stasera si mangia pesce!
Pescado del giorno: telline fresche fresche, pomodorini pachino alla fermata dal fruttivendolo dopo spiaggia e di corsa a casa.
Una volta lì, l’amato cucina, io fotografo e mi faccio una birretta nell’attesa…
Risultato un bel piatto di linguine con telline e pomodorini pachino, il tutto accompagnato, visto che ero momentaneamente tra gli orsetti marsicani, da un trebbiano d’Abruzzo di Dino Illuminati, anche se un bel biancolella delle nostre parti non ci sarebbe stato per niente male!

Ingredienti
Telline (quante se ne riescono a prendere, ma se sono meno di 20 ributtatele in acqua!)
Pomodorini freschi
Aglio
Olio extra vergine di oliva
Sale&pepe
Prezzemolo (se ne avete, io non ce l’avevo!)

Far soffriggere leggermente l’aglio in un poco d’olio, buttarci le telline, aggiungere pochissima acqua e coprire la pentola nell’attesa che si aprano.
Al momento opportuno versare nella pentola i pomodorini tagliati a metà, e lasciar cuocere con le telline. A metà cottura aggiustare di sale e pepe. In acqua bollente cuocere le linguine. Quando saranno cotte versarle nella pentola con le telline e girare, quindi impiattare. Se avete del bel prezzemolo fresco e profumato decorare il piatto. Non mi resta che dire: Buon appetito!

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Pizzeria Perrotta, il passato che non è passato!

venerdì, giugno 22, 2007

E' arrivato il momento che anche su violamelanzana si parli della pizzeria dei miei ricordi più belli, quella che è rimasta intatta nonostante il passare del tempo.
La cosa che mi fa amare questa pizzeria è che qui tutto è rimasto invariato, da quando ho la facoltà di ricordarmela ad oggi è uguale. Gli stessi profumi e gli stessi sapori che ricordo da bambina li ritrovo ogni qual volta mi capita di mangiare una pizza che proviene dalla famiglia Perrotta. Oltre la pizza ci sono tanti altri ricordi, c'era la signora Carolina che adesso non c'è più, la dolcissima signora Carolina che regalò a mio padre la ricetta dei taralli e dalla quale ogni volta andavamo a comprare la farina, nonostante la signora non ci sia più ancora oggi il vicolo Paparone appartiene alla famiglia Perrotta, ci sono i figli e i nipoti della dolce Carolina e i gesti sono gli stessi.
E' con grande felicità e un certo pizzico di orgoglio che sono riuscita a far conoscere questa pizzeria insolita anche a chi a mozzarellandia non ci si è mai fermato. Un anno fa, precisamente ad agosto del 2006, il mensile Gambero Rosso, a pag 108 (bel numero eh?) pubblicò un mio articoletto proprio sulla pizzeria più famosa di Eboli.
Anche se sono consapevole che non molti passano di qui e che non ci si fermano come Cristo,
se a qualcuno capitasse di farci una capatina anche solo per caso, vale la pena di assaggiare le specialità di casa Perrotta, basta che non sia....di Venerdì!

Riporto in toto l’articolo pubblicato sul mensile, per chi avesse voglia di “fermarsi a Eboli” e proseguire il viaggio a pancia piena…

AL LAVORO
Siamo a Eboli, nella piana del Sele, terra di bufale e di mozzarelle, a pochi chilometri da Salerno e a un’oretta da Napoli.Nel suo piccolo centro storico la famiglia Perrotta gestisce da sessant’anni una pizzeria di grande fascino, chiunque potrebbe condurvi al vicoletto dov’è situata. Giovanni, Ninetta e Vito Perrotta insieme alle loro famiglie portano avanti oggi quello che i loro genitori, Luigi e Carolina, costruirono un tempo.In principio qui si cuoceva solo il pane, “per conto terzi”, e Luigi al mattino presto, quando ancora tra i vicoletti regnava il buio, passava e urlava alle massaie di “ammassare” la pasta. La nascita della pizzeria la si deve a Carolina che quasi per sfida un giorno lanciò la proposta: “Vulimm fa due pizze?” e dal 1947, ancora oggi, nello stesso forno la pizza di sempre, che ripropone magicamente le tradizioni gastronomiche di una volta e a prezzi bassissimi.Tutto è rimasto come allora, addirittura il giorno di chiusura,il venerdì, perché, a dispetto della scaramanzia che impera al sud Italia, Carolina ha sempre sostenuto che di venerdì si fanno le cose più belle. Sembra davvero che qui il tempo non sia mai trascorso e se ci si trova a passare nel vicolo Paparone nelle prime ore del pomeriggio, può capitare di imbattersi nel nipote di turno intento a tagliare e pulire le cannucce di bambù per le pizze da asporto. Non il classico contenitore di cartone, ma carta di pane che non si attacca alla mozzarella e al sugo grazie alle cannucce inserite tra una pizza e l’altra. La pizza, buonissima, è il risultato di una lavorazione casereccia: l’impasto viene fatto a mano nella classica madia di legno, si utilizza solo lievito madre chiamato da queste parti “criscito” e la lievitazione è lunga. La pasta viene poi stesa e condita su ampie tavole di legno dove riposa su granelli di semola e continua la sua fermentazione nell’attesa dell’infornata. Il forno, infatti, è talmente ampio,circa 3 mq, che si cerca di raggiungere il massimo numero possibile di pizze prima di infornarle. “Una sera”, racconta Giovanni, “sono riuscito ad infornarne 77!”. “Il segreto per una buona pizza”, ribadisce Giovanni “è la temperatura, deve essere costante sia sul suolo che sulla volta”. Il suolo è delicatissimo, realizzato con pietre refrattarie di Pozzuoli e viene cambiato ogni 10 anni.La legna utilizzata è quella di ulivo o di quercia, e il forno viene pulito con le felci che ancora oggi i figli e i nipoti di Luigi e Carolina vanno a raccogliere guardando la luna. Queste,infatti, vengono raccolte alla fine di giugno e ai principi di luglio, quando sono ancora verdi e tenere e non inaridite dal sole, e in quel periodo, dice Giovanni, “c’è mancanza di luna”. Una volta raccolte si raggruppano in grandi fasci e distese nel cortile ad essiccare. Dopo vengono formati i fascetti e applicati a lunghe mazze di legno. Sono tanti i piccoli accorgimenti che fanno la differenza, tutto ha un senso per dare alla pizza la giusta fragranza e leggerezza, la consistenza della pasta,il retrogusto del grano e di affumicato e i condimenti che ricordano la cucina della nonna. Ninetta si occupa personalmente dell’impasto e, aiutata dalla cognata Agnese, anche della preparazione di questi ultimi. E’ una donna dolce e minuta, ma ha l’energia di un’amazzone, mentre china sul “matrone” di legno lavora la sua pasta. C’è inoltre una cura meticolosa nello scegliere le materie prime (le verdure vengono acquistate da sempre al mercatino rionale, la mozzarella di bufala è di produzione locale come l’olio extra vergine d’oliva, e i salumi di San Gregorio Magno) e nel seguire la stagionalità dei prodotti. A dicembre è facile trovare il famoso “tortano”, pane con i cicoli (ricavati da una particolare lavorazione del grasso del maiale), in estate, la produzione dei taralli, memorabile vanto della famiglia Perrotta, lascia il posto a quella delle fresole, pane biscottato che una volta ammorbidito viene condito con olio, pomodoro e mozzarella. Ma torniamo alla pizza! Il menù adesso ne conta 36, e questa varietà è l’unica concessione fatta alla nuova generazione, ma la margherita e la pizza all’insalata sono superlative! Il sugo di pomodoro usato per la margherita è cotto e talmente profumato che, quando viene preparato al mattino presto le signore del quartiere si fermano e quasi con invidia dicono: “Ninè, che addore!”. Mentre per la pizza all’insalata si utilizza la lattuga che viene messa a macerare con olio,aglio,olive e capperi un giorno prima, e grazie ai Perrotta, è diventata la specialità del paese. Ma quello che fa veramente la differenza è l’atmosfera che si respira nel vicolo Paparone. Una genuinità e un candore unici, perché si capisce, una volta entrati qui dentro, che si è ospiti di una grande e bella famiglia!

Le foto sono di Michele Calocero. Nella prima c'è la signora Ninetta mentre impasta nella madia di legno e nella seconda Agnese, la moglie di Vito Perrotta e Carolina la figlia di Giovanni Perrotta mentre condiscono le pizze.

Pizzeria Perrotta, via Paparone
Tel: 0828.367104
Eboli (SA)

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Alessandro De Conciliis

martedì, giugno 19, 2007

Stanotte è venuto a mancare Alessandro De Conciliis, il papà di Bruno, Paola e Luigi meglio conosciuti come I Viticoltori De Conciliis. Dopo lunghe sofferenze, Alessandro lascia la sua famiglia e l'azienda che tutti conosciamo. Lui era il motore della Viticoltori De Conciliis, una gran bella persona che ha saputo trasmettere ai figli l'amore per una terra bellissima e per il duro lavoro della viticoltura.
Mi associo al dolore che ha colpito Bruno e tutta la sua famiglia. Purtroppo so cosa significa perdere un padre.
Un abbraccio forte...

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Festa a Vico

sabato, giugno 16, 2007

ancora chef
Solo qualche foto per ricordare questa bella serata...il resto lo trovate qui.
chef all'attaccocuochiniun po' di festa
...ci vediamo martedi con la pizza più buona di mozzarellandia!

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Rassegna omaggio al piacere e alla passione regalate dal vino e dall’amore

venerdì, giugno 15, 2007


La Strada dei Vini DOC Lison Pramaggiore propone, da giugno a settembre, una rassegna estiva in cui la musica, il teatro , lo spettacolo e l’arte rendono omaggio al vino e all’amore, che sin dai tempi più antichi fino ai giorni nostri sono fonti di gioia e piacere.

“Bacco e Venere: amore di vino” il nome della manifestazione, organizzata con la collaborazione della Regione Veneto, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio Venezia Opportunità, Venezia Wine Forum e la Banca di Credito Cooperativa Pordenonese, si svolgerà in 7 sette serate presso le aziende socie della Strada dei Vini quali cantine, agriturismi, ristoranti, hotel e presso una casa privata sita nel Comune di Annone Veneto.
Un excursus storico dal mito ai giorni nostri per diffondere la cultura del buon bere, inserito in atmosfere magiche che facciano innamorare i presenti del mondo di Bacco, che come Venere, dea della bellezza, dell’amore e simbolo di femminilità inebria i sensi di piacere e passione.


“Ciò che vogliamo trasmettere”, racconta il giovane Presidente dell’associazione Daniele Piccinin “è che da sempre, fin dall’antichità il vino ha avuto un ruolo importante per la vita dell’uomo, proprio come l’amore e come le donne. Da alimento, a oggetto d’amore e desiderio nel mito di Bacco, a ruolo sociale nella comunità, a mezzo di diffusione della cultura di un territorio. Il vino facilità le relazioni, con esso si può sedurre, incantare, rallegrare gli animi, cantare e festeggiare. E naturalmente amore, è quella passione che nasce nell’uomo per il vino. Una passione che sin dai tempi più antichi lega la nostra gente a questo frutto della terra, e che si allarga a tutti i suoi riti sociali e tradizioni e al suo territorio di produzione. Dietro un bicchiere di vino, quindi, un complesso di significati, valori, sentimenti nonché storia, cultura e tradizioni.”

Per maggiori informazioni sul programma visitate il sito http://www.stradavinilisonpramaggiore.it/


Per ulteriori informazioni:
Dr.ssa Lisa Giacomel 3343908414
Segreteria organizzativa Strada dei Vini DOC Lison Pramaggiore

PROGRAMMA

Venerdi 15 giugno ore 21.00 – Az. Agr. Ai Galli
Via Loredan, 28 30020 Pramaggiore (VE) Tel. Fax 0421-799314 www.aigalli.com
CONCERTO “MITI E LEGGENDE”
Morena Mestier, flauto - Nicoletta Sanzin, arpa
Musiche di Gluck, Naderman-Tolou, Rimsky-Korsakov, Debussy, Faurè, Bedetti, Toussant e Reniè
Buffet fornito dal Ristorante La Rotonda di Villotta di Chions (PN)

*****
Mercoledì 4 luglio ore 21.00: Az. Agr. Principi di Porcia e Brugnera
Via Zuiano, 29 33082 Azzano Decimo (PN) Tel. 0434-631001 porcia@porcia.com
SPETTACOLO TEATRO DANZA “SALUTE, MIA REGINA”
Gruppo Denantdaur di Spilimbergo
Buffet

*****
Giovedì 12 luglio ore 21.00: Tenuta S.Anna
Via Mons. L.P. Zovatto, 71 30020 Loncon di Annone Veneto (VE)
Tel. 0421-864511 tntsanna@geneagricola.it
CONCERTO “ARIE BAROCCHE E CANZONI DA BATTELLO”
Lia Serafini, soprano - Davide Masarati, clavicembalo
Musiche di Haendel, Vivaldi, Hasse, anonimo veneziano
Buffet fornito da Tavernetta del Tocai di Portogruaro
*****
Venerdi 27 luglio ore 21.00: Agriturismo Sette Sorelle
via Condulmer, 5 loc. Sette Sorelle 30029 S.Stino di Livenza (VE)
tel. 0421325218 settesorelleagritur@libero.it
TEATRO IN DIALETTO VENETO“BONI ZOCUI E BONI BROCUI” Compagnia Teatrale “Il gallo”
Buffet

*****
Giovedì 2 agosto: Az. Vitiv. Borgo Stajnbech
Via Belfiore, 109 30020 Pramaggiore (VE) Tel. 0421799929 info@borgostajnbech.com
CONCERTO “L’OTTOCENTO IN MUSICA”
Giovani concertisti della Fondazione Musicale Santa Cecilia
Laura Bortolotto, violino - Laura Bozzato, pianoforte - Alessandro Cortello, tenore
Alessandro Sica, pianoforte
Musiche di Schubert, Schumann, de Sarasate, Donizzetti, Rossini, Bellini, Verdi
Buffet fornito da Agriturismo Cà Denego di Summaga di Portogruaro

*****
Venerdi 31 agosto: Casa Gianotto – in collaborazione con il Comune di Annone Veneto (VE)
Casa Gianotto – via Oltrefossa Annone Veneto Per info tel. al comune 0422-769702
CONCERTO JAZZ: “L’IMPROVVISARE DI VINO”
Angelo Comisso, pianoforte
Buffet di prodotti tipici e mescita di vini

*****
Venerdi 14 settembre: Hotel Ristorante Al Barco
Via Morer delle anime, 4 30029 Loc. Corbolone di San Stino di Livenza (VE)
Tel. 0421-311021 Fax 0421-460354 info@hotelalbarco.it
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA E CENA DI PIATTI TIPICI

A seguito di ogni spettacolo ci sarà un buffet.
Prenotazioni presso le varie aziende.

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Penne al pesto con patate e piselli - club S&P

lunedì, giugno 11, 2007

penne al pesto con patate e piselli
E' con questa verdegialla ricetta che ho deciso di dare il mio contributo al club per il mese di giugno, memore ancora del mio soggiorno ligure. La voglia di pesto per quanto mi riguarda non scema mai e in nessuna stagione per cui, di solito, quando vedo che il basilico nell'orto sta per terminare mi sbrigo a trasformarlo in pesto per averlo tutto l'anno. Adesso i miei vasetti di basilico sono ben rigogliosi e il pesto lo faccio in estemporanea e ne approfitto per mangiarlo in tutti i modi. Diciamo che lo metto un po' ovunque, anche nel sugo di pomodoro....è una goduria!
Questa ricetta è estrapolata da un Sale&Pepe di Maggio 2002, Cannella la definirebbe vintage anche se ho fatto di peggio.. e prevedeva l'uso di trofie al posto delle pennette rigate che ho scelto io, ma oltre a non averle in casa le trofie, non mi piacciono proprio e dal momento che c'erano i piselli non mi andava nemmeno di usare una trafila lunga, per cui la scelta delle penne è stata quasi obbligata. Il giorno dopo, ospite a pranzo, ho ritrovato lo stesso piatto!!! Ma al posto dei piselli c'erano dei tenerissimi fagiolini, bello eh! Bis con variante, ottimo! Consiglio per questo piatto di usare pisellini novelli, mentre per la variante fagiolini si può usare una trafila di pasta lunga, trenette, linguine o semplici spaghetti, il procedimento è poi uguale....

Ingredienti per 4 persone
320 gr di penne
una grossa patata
500 gr di pisellini novelli
250 gr di pesto
un ciuffo di basilico
grana grattugiato
olio extra vergine di oliva
sale

Sgusciate i piselli, sbucciate la patata, lavatela e tagliatela a dadini. Portate a ebollizione abbondante acqua salata, aggiungete prima i piselli e la patata a dadini e dopo qualche minuto le penne e cuocete tutto insieme. Praticamente i piselli e la patata hanno bisogno di almeno 12 minuti di cottura, quindi regolatevi con il tempo di cottura della pasta. Versate il pesto in una casseruola e stemperatelo con un mestolino di acqua di cottura della pasta. Scolate la pasta con piselli e patate nella casseruola e mescolate delicatamente, irrorate con un filo d'olio crudo e decorate con un ciuffetto di basilico fresco. Aggiungete il formaggio grattugiato e mangiate!

Violamelanzana al Tigullio vino meeting

venerdì, giugno 08, 2007

meeting

Anche Violacea al tigullio vino meeting, il riuscitissimo incontro tra produttori, operatori e appassionati che si è tenuto a Rapallo il 4 giugno. Al bravissimo Filippo non posso che tessere le lodi per l'organizzazione perfetta supportata da un team affiatato e professionale e fare i miei carissimi auguri per la bimba, Viola (bellissimo nome direi ;)!) nata proprio quel giorno lì. Sebbene provato dalla stanchezza e dall'emozione per la nascita della sua bimba è stato impeccabile e la giornata è stata piacevolissima per tutti noi presenti al raduno.
Le degustazioni sono state intervallate da ottimi assaggi di torte salate, focacce liguri meravigliose e tante chiacchiere, con rilassanti pause in terrazza dove poter riflettere su quanto bevuto. Non potendo citare tutto quello che ho assaggiato cercherò di fare una panoramica di quello che ancora oggi, mentre sto scrivendo, è vivido nella mia memoria.
piemonte la ca novarocche del gattoclivisloveniapremio pugliacaseificio liguriabuoni a tavola soppressata di Gioimeetingbuoni a tavolaviolamelanzana scrivedalla terrazza
I miei primi assaggi sono stati dedicati alla Liguria, ovviamente, e il mio plauso va sentitamente ai vini dell'azienda Rocche del Gatto e ai suoi mitici produttori. In una estemporanea verticale di Pigato e Spigau Crociata ho apprezzato il meraviglioso uvaggio ligure, Pigato, in tutta la sua evoluzione: dal 2006 al 1999 vini senza legno che hanno dimostrato una longevità impensabile per dei bianchi. Ottimi tutti, un'evoluzione di profumi, il '99 aveva sentori di idrocarburi misto a profumi erbacei mantenendo un equilibrio di acidità unico. Gli assaggi erano tutti sottolineati dalla simpatia del produttore che ha reso ancora più piacevole questo viaggio nel tempo e che tra l'altro ci ha fatto assaggiare un vermentino del 2005, un bocciato fuori programma l'ha definito,ma che a noi è piaciuto tanto tanto.
Altri vini che segnalo volentieri sono quelli dell'azienda friulana Clivi, un'azienda emergente la cui filosofia di produzione è ammirevole. Qui ho assaggiato un Tocai del 2002 e un Tocai del 1997, Clivi Brazan, dei colli orientali, un Tocai del 2002 e un Verduzzo 2002, del Collio dal meraviglioso sentore di liquirizia. Vini da agricoltura biologica, senza lieviti aggiunti e nessunissimo passaggio in legno, nel pieno rispetto di un territorio e delle sue varietà. Assolutamente strepitosi!
Un merito va anche ai produttori della Slovenia presenti al raduno, un simpatico ragazzo dell'azienda Batic mi ha fatto assaggiare tutte le linee della sua produzione a base di uve autoctone Pinela, Zelen e Clarinca, e di moscato e chardonnay. Bassa resa per esprimere al meglio il territorio, un merito va al rosato dell'azienda, molto buono!
Ho cercato di essere brava a non mischiare bianchi con rossi ovvero rispettare la mia scaletta che prevedeva un primo giro di bianchi e solo dopo arrivare ai rossi, ma quando mai io rispetto le scalette, per cui dopo i piemontesi di Bel Colle , un barbera superiore del 2004, un barolo del 2003, la difficile annata calda per i piemontesi, dal tannino ancora aggressivo, ma con tutte le caratteristiche per una buona evoluzione, e un prontissimo Barolo del '99 sono passata al vermentino sardo della Cantina Li Seddi, di ben 15 gradi e mezzo, semplicemente meraviglioso!
Confermato come mio amarone preferito l'amarone della Valpolicella di Zenato, buono il Barbaresco 2004 dell'azienda La Cà Nova, ottimi i grenache di Domaine Usseglio, il Cuvée de mon aieul '98 soprattutto, e per concludere la riserva speciale Selvarossa 2003,di Malvasia e Negroamaro della Cantine Due Palme, impegnata nella campagna per la salvaguardia dell'alberello come metodo di allevamento. Buonissimi i prodotti Buoni a Tavola, il simpatico Michele elargiva sorrisi e assaggi dei meravigliosi salami, della soppressata di Gioi, aria di casa mia, del caciocavallo silano e del pecorino di Moliterno. Lode al caseificio Val D'Aveto, meravigliosi formaggi di latte vaccino dalle diverse stagionature, e una ricotta strepitosa!
Il raduno è stata un'esperienza esilarante, un'occasione unica per provare vini che non conoscevo, riassaggiare vini che amo molto e fare nuovi incontri, Luca Bonci dell'acquabuona e Mike Tommasi di The wine blog, commentare qualche assaggio con l'amico Fabio Cimmino, conoscere finalmente Filippo Ronco, e parlare con tanti produttori che è la cosa che mi piace di più di questo bizzarro mondo vinoso, ahimè però, una volta a mozzarellandia, ho scoperto che al raduno c'era anche Sandra di un tocco di zenzero e Therry Huges da New York che avrei tanto voluto conoscere!
vuol dire che sarà per la prossima volta, intanto vi lascio con lo splendido scenario di Portofino, dettaglio romantico della mia permanenza nel golfo del Tigullio...portofino

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Anche i media mainstream si accorgono di TigullioVino.it Meeting



L’evento ligure, alla sua Terza Edizione, conferma le proprie ambizioni nazionali e si conferma come punto di verifica e ritrovo per operatori e appassionati del mondo del vino, soprattutto di coloro che, a vario titolo, operano nel settore dell’informazione online.
Si è appena chiusa la Terza Edizione di TigullioVino.it Meeting, l’appuntamento enoico organizzato dall’omonimo portale sotto la direzione del suo editore Filippo Ronco, trentaduenne chiavarese. Il successo di operatori e pubblico di luendì 4 giugno, ha confermato con i fatti le ambizioni extraterritoriali già espresse nelle precedenti edizioni, portando il numero dei suoi espositori molto vicino alle 90 unità con ben 350 vini in degustazione.
TigullioVino.it Meeting si differenzia da ogni altra kermesse sul vino per il fatto di essere un importante momento d’incontro tra tutto il mondo dell’informazione enogastronomica online : dai siti web ai blog, dai forum di discussione ai newsgroup dedicati al vino e al cibo. Alla manifestazione hanno dato quest’anno rilievo – senza il pagamento di alcun publiredazionale è importante ribadirlo - anche alcune tra le maggiori fonti d’informazione mainstream come “Il Giornale” e “La Repubblica” nonché alcuni tra i maggiori quotidiani come “Il Mattino” e “Il Secolo XIX”.
Giampiero Nadali del blog Aristide ha affermato: “il TGV Meeting sta diventando il luogo di ritrovo di molti comunicatori che, a vario titolo, esprimono su Internet - nei wine blog o nei news group, forum o altri siti tradizionali - le variegate modalità della comunicazione interattiva del mondo del vino italiano”.
“In effetti – spiega Ronco, organizzatore della manifestazione – questa è la caratteristica che differenzia TigullioVino.it Meeting da ogni altra manifestazione sul vino ed è anche normale che sia così. Se ci pensate – prosegue Ronco – TigullioVino.it opera online dall’aprile del 2000 ed ha in questi anni operato in modo tale da guadagnarsi la fiducia e la credibilità delle molte facce del web del vino. Era inevitabile quindi che anche i media main stream si accorgessero della rilevanza dell’evento contribuendo, di consueguenza, alla crescita dello stesso”.
Sembra quindi che, pur mantenendo saldamente i piedi ancorati per terra, l’appuntamento ligure si sia ormai ritagliato uno spazio di rilievo tra gli eventi del vino che contano. Staremo a vedere le migliorie dell’edizione 2008 che, quasi certamente, si terrà come di consueto nel mese di giugno.
Informazioni :http://meeting.tigulliovino.it
comunica@tigulliovino.it
tel. 347 2119450

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