<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d22443823\x26blogName\x3dViola+Melanzana\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dBLUE\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://violamelanzana.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit_IT\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://violamelanzana.blogspot.com/\x26vt\x3d-4620439867683714854', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

Viola Melanzana

un modo spiritoso per parlare delle mie passioni,dei miei esperimenti, dei miei pasticci..un modo spiritoso per trasmettere quello che so, quello che osservo, quello che continuo ad imparare ogni giorno.
 

La Pastiera di "Mamma Titina"

"A Napule regnava Ferdinando
Ca passava e' jurnate zompettiando;
Mentr' invece a' mugliera, 'Onna Teresa,
Steva sempe arraggiata. A' faccia appesa
O' musso luongo, nun redeva maje,
Comm'avess passate tanta guaje.
Nù bellu juorno Amelia, a' cammeriera
Le dicette: "Maestà, chest'è a' Pastiera.
Piace e' femmene, all'uommene e e'creature:
Uova, ricotta, grano, e acqua re ciure,
'Mpastata insieme o' zucchero e a' farina
A può purtà nnanz o'Rre: e pur' a Rigina".
Maria Teresa facett a' faccia brutta:
Mastecanno, riceva: "E' o'Paraviso!"
E le scappava pure o' pizz'a riso.
Allora o' Rre dicette: "E che marina!
Pe fa ridere a tte, ce vò a Pastiera?
Moglie mia, vien'accà, damme n'abbraccio!
Chistu dolce te piace? E mò c'o saccio
Ordino al cuoco che, a partir d'adesso,
Stà Pastiera la faccia un pò più spesso.
Nun solo a Pasca, che altrimenti è un danno; pe te fà ridere adda passà n'at' anno!"


Si racconta che Maria Teresa D'Austria, consorte del re Ferdinando II° di Borbone, soprannominata dai soldati "la Regina che non sorride mai", cedendo alle insistenze del marito buontempone, famoso per la sua ghiottoneria, accondiscese ad assaggiare una fetta di Pastiera e non poté far a meno di sorridere..

Leggende, storie, racconti, c'è tanto dietro questo meraviglioso dolce napoletano. Chissà cosa c'è di vero, ma una cosa è certa, a Napoli ognuno fa la "sua" pastiera. Ogni pastiera ha un sapore diverso, e ogni massaia pensa di esserne l'unica regina.
Quest'anno ci ho provato anche io per la prima volta. L'anno scorso ho assaggiato una pastiera sublime, il mio amoruccio mi ha corteggiata e, devo dire a gran voce, conquistata regalandomi pastiere (aveva forse intuito che sono cicciona anche nel più profondo dell'anima???) Costringeva la madre, infatti, a produrne in quantità industriale per fare bella figura con me.. Grazie a lui ho assaggiato la pastiera più buona che avessi mai provato in vita mia.
Quest'anno ho voluto capire cosa c'era sotto.
La signora Titina mi ha insegnato a fare la sua pastiera.
Ha tanto dolore dentro, un dolore che le ha tolto anche il piacere delle sue passioni di sempre come la cucina e avrebbe preferito assecondare questo suo stato d'animo, ma forse vedendomi così desiderosa di apprendere, ha ceduto.
Mi ha permesso di aiutarla, di osservare la sua pazienza, la meticolosità nell'eseguire quei gesti di sempre, meccanici, precisi ma così dolcemente naturali..

Questi gli ingredienti della sua e...ormai anche un po' mia pastiera:
Per il ripieno
1 barattolo di grano per pastiera
700 gr di ricotta (meglio se di bufala)
7 uova
700 gr di zucchero
300gr di latte intero
2 fiale di fior d'arancia
150 gr di cedro a pezzettini
una stecca di vaniglia
cannella e un pezzetto di burro
per la sfoglia
750 gr di farina
200 gr di burro
250 gr di zucchero
4 uova
una grattugiata di buccia d'arancia
..Grazie mamma Titina!!!

(la poesia sulla pastiera viene da qui)

Etichette:

« Home | Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »
| Next »

At 2:09 AM, Anonymous Anonimo said...

Mmm... un'altra ricetta! :-D
In questa ci sono meno uova del solito... chissà! La prossima volta che faccio la pastiera la provo! :-P    



At 4:06 PM, Blogger Profumo di Sicilia said...

ciao viola...
sono arrivata qua gironzolando tra i blog di amici e conoscenti ....e nn ho potutto resistere alla Pastiera....anche io ne sono golosissima....!!!!
passa a trovarmi
baci lalla    



At 7:50 PM, Blogger violacea said...

Sergio: troppe uova disgustano quasi,così forse siamo nel giusto. In ogni caso ti puoi fidare, la signora che mi ha dato questa ricetta è napoletana doc, e la sua pastiera è eccezionale!!!
baci e fammi sapere

Ciao Lalla: ho fatto visita al tuo blog, bellissimi i tuoi delfini!!!
Baci :)    



At 1:31 PM, Blogger il maiale ubriaco said...

a Napoli la pastiera si mangia alta e umida al centro...mamma mia quanto ne ho abusato nelle feste trascorse....attenzione...a salerno si cucina bassa e asciutta al centro e si predilige quella di riso, mentre il grano é bello napoletano!!

Re    



At 6:28 PM, Blogger violacea said...

diciamo che questa qui è più napoletana, anche se io sono salernitana. La pastiera di riso non mi piace per niente. Questa qui è umida al centro, non biscottata ai bordi e semialta...ma buona buona buona!!!    



At 5:46 PM, Anonymous Anonimo said...

che bella pastiera!
Mi fa venire una fame!!!    



» Posta un commento
 
   





© 2006 Viola Melanzana | Blogger Templates by Gecko & Fly.
No part of the content or the blog may be reproduced without prior written permission.
Learn how to Make Money Online at GeckoandFly