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Viola Melanzana

un modo spiritoso per parlare delle mie passioni,dei miei esperimenti, dei miei pasticci..un modo spiritoso per trasmettere quello che so, quello che osservo, quello che continuo ad imparare ogni giorno.
 

Agriturismo Corbella: La Valle del mirto, dei corbezzoli e del sole...

venerdì, febbraio 29, 2008

Fare il lavoro che faccio (sebbene debba ancora capire meglio cosa faccio) non è sempre facile o meglio non regala sempre e solo soddisfazioni. A volte purtroppo ci si trova impegolati in fatti, vicissitudini e meccanismi non sempre piacevoli e alquanto difficili da gestire. A volte però succede qualcosa di inaspettato e capita che durante il tuo cammino incontri persone capaci di dare il senso giusto a tutto. Tu stai lì con il tuo taccuino pronto per essere riempito delle risposte alle tue domande (mentre nella tua testa ti chiedi se davvero l’intuito che hai avuto prima di cominciare sia stato giusto) e poi piano piano, come d’incanto, ti accorgi di non essere tu con le tue domande e con il tuo taccuino a dover dare forme e significati ma è la persona che ti trovi di fronte a farlo e tu devi solo essere bravo ad interpretare cosa ti sta regalando.
Quando succede questo il guadagno è davvero molto alto perché è il tuo animo che si arricchisce....

Siamo in località Viscigline nella Val Corbella, una valle incantata che lascia il mare alle spalle e si unisce alle montagne, immersa nella cornice del Parco Nazionale del Cilento e del vallo di Diano. Siamo a due chilometri da Cicerale, terra quae cicera alit (la terra che nutre i ceci). Siamo nel Cilento dove la natura forte e selvaggia assedia le strade tra colline e montagne, tra dirupi inaccessibili all’uomo, fiumi, gole e grotte carsiche. Siamo da Giovanna Voria, nel suo agriturismo e nel suo mondo.
Prima di cominciare l’impervio e fatato viaggio che ci conduce dall’ultimo centro abitato alla valle di Corbella occorrerebbe però riandare con la mente al Cile
nto dell’emigrazione, quando si lavorava per campare, quello che ha segnato e per alcuni versi segna ancora oggi la sua gente. Per capire il vero senso di ciò che si può trovare nella valle dei corbezzoli e del mirto è necessario leggere la storia della padrona di casa che è essa stessa un fascio di emozioni e profumi fatto di etica, impegno, bellezza ed esuberanza. Bisogna tornare a lei bambina che camminava con una scarpa in un modo e una in un’altra. Il periodo dell’anno più bello era tra la mietitura e la trebbiatura del grano, periodo in cui era possibile tra i campi intravedere il bianco fazzoletto della madre che finalmente tornava dalle risaie del vercellese. Un’infanzia sofferta, di privazioni, dove per acquistare un quaderno bisognava vendere le uova, un’infanzia di nonne, quella di Stio/Cervati e quella di Cicerale, unione di due culture forti dello stesso territorio, perché qui l’isolamento chiudeva i ponti anche tra un paese e l’altro.Dal suo passato Giovanna ha ereditato tanto, ma soprattutto la forza e la determinazione per sfidare se stessi e difendere la propria terra, una terra a lungo chiusa dal mondo e che proprio per questo deve ancora dare tanto. Sei anni fa decide di intraprendere quest’avventura. E’ osteggiata da tutti, a cominciare dalla sua famiglia, ma lei va avanti e nasce l’agriturismo Corbella per dare sfogo ad un sogno, ma anche all’esigenza di dare vita ai suoi ricordi. In trenta ettari, tutti coltivati biologicamente a oliveti e vigneti sono stati impiantati anche 700 alberi di fico bianco del Cilento, ci sono ceci, frutta e ortaggi oltre ad animali di bassa corte, maiali, vitelli, cinghiali e bufale da carne. Dagli olivi si ricava dell’ottimo extra vergine di oliva. Si produce il vino aglianico lavorato in cantina da Bruno De Conciliis e il vino da tavola Corbella. La valle poi è ricca di erbe aromatiche sopravvissute proprio grazie all’isolamento di questo territorio, qui c’è mirto e corbezzolo in abbondanza.Tutte queste bacche ed erbe insieme ai ceci e ai fichi e a tutta la preziosa biodiversità di ortaggi, frutta e verdura coltivati in loco o nati spontaneamente sono lavorate dalle mani sapienti di Giovanna che ne riempie barattoli e barattolini. La punta di diamante di questo posto oltre all’incantevole scenario sta proprio nella cucina e nelle scelte che la padrona di casa ha fatto e continua a difendere. Ciò che caratterizza Corbella è l’unione tra passato e presente, tra tradizione e modernità, il punto fermo è la forte identità territoriale e il rispetto per le risorse che esso offre. Le camere, sei, arredate in arte povera cilentana sono dipinte a calce perché, sorridendo dice Giovanna, “qui bisogna respirare la natura in tutto e per tutto”.Questa è la terra delle capre e dei cinghiali, ed è la terra del fico bianco e del cece. Il cece di Cicerale (per il quale è in corso la proposta per la DOP e per la IGP) si abbina a tutto come il fico bianco del Cilento DOP che è spettacolare sui formaggi e i salumi decisi. Con i fichi si fa di tutto e dai fichi secchi o verdi sott’olio si passa a quelli in salsa salata e poi ancora fichi al vino, fichi arrostiti, fichi sciroppati, marmellata di fichi secchi al cioccolato e il classico e immancabile fico “impaccato”(fico secco con la noce al centro). Stesso discorso per i ceci: sott’olio, in marmellata, in salsa salata, al miele fino ad arrivare alla famosa marmellata di fichi e ceci, perché sostiene Giovanna, “tra la morbidezza del fico e la densità del cece nasce un unione perfetta, questi due sapori si devono sposare per forza”. Tra ricette antiche ereditate dalla mamma e dalle nonne ce ne sono poi tante che uniscono al talento naturale la professionalità della padrona di casa che non smette mai di rinnovarsi, di studiare e di sperimentare. Molti piatti seguono nettamente le preparazioni classiche come le lagane e ceci, i fusilli al castrato o al ragù, la cicciata (piatto di buon auspicio, ancora oggi presente in tutte le tavole cilentane il primo maggio, che unisce una ventina di legumi diversi tutti cucinati separatamente, perché diversi sono i tempi di cottura di ognuno), il muli-mbondi (un brodo di carne preparato con il fianco di capretto al quale vengono aggiunte delle polpettine e una ricca grattugiata di pasta di farina di grano), molti altri nascono per caso o per abbinamenti. Non è difficile assaggiare qui un cinghiale cotto con bacche di mirto e poggiato su rametti di mirto piuttosto che stufato o macerato, e ancora la bufala alla vignaiola (spezzatino di bufala con ceci saltati, pupacchielle e uva) oppure il coniglio al mirto o i tagliolini alla corbella con noci, ceci, funghi porcini e castagne. Vario e ricco è l’antipasto di Corbella:le frittelle che variano con le stagioni, le bruschette con le erbe aromatiche, la polentina bianca di mais con i fagioli neri, la gelatina di bufala, gli affettati misti di cinghiale e tanto altro ancora che si conclude sempre con il formaggio tipico del luogo, il cacioricotta semplice o al mirto accompagnato dalle splendide salsine e marmellatine di fichi che si possono anche acquistare. Arrivare a Corbella non è facile, bisogna percorrere una lunga strada circondata da querce e castagneti, a tratti anche sterrata, ma poi, quando si arriva a destinazione, tornare indietro è di gran lunga più difficile, perché lasciare quel paradiso e il sorriso solare e travolgente di Giovanna è…dura!


Agriturismo Corbella:
località Viscigline Val Corbella – Cicerale (SA)
Tel. 0974/834511 – 838217
Fax. 0974/838422
Cell. 335/1410567
info@agriturismocorbella.it
http://www.agriturismocorbella.it/
Sempre aperto: solo su prenotazione

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